di Achille Nobiloni
Pensioni “d’oro”, d’argento,
di bronzo, di …, vabbè fermiamoci qui!
Le uniche cose certe
a proposito delle pensioni sono che sarà sempre più lungo, difficile e faticoso
averle, che saranno sempre più basse e che il loro adeguamento al carovita sarà
sempre più contenuto o forse addirittura nullo.
Quando però se ne
parla, o se ne scrive sui social network
come poco fa dopo gli interventi di Capezzone e Fassina a VirusRai2 la trasmissione televisiva di Nicola Porro, lo si fa un
po’ a casaccio, senza un’adeguata cognizione di causa, e può succedere, come in
effetti si è letto sul web, che le
pensioni da 90.000 euro l’anno diventino da 90.000 euro al mese e si sostenga
che a percepirle sarebbero addirittura 30.000 persone con un costo complessivo di
34 miliardi l’anno!!
Ovvio che in un clima
pesante come l’attuale ogni privilegio ingiustificato risulti particolarmente
odioso e suscettibile quindi di creare notevoli tensioni sociali. Per questo
motivo, prima ancora di andare a discutere di quand’è che una pensione possa
definirsi “d’oro” o d’argento, sarebbe importante potersi confrontare tutti sugli stessi dati di partenza. Partendo da questa circostanza oggettiva e
indispensabile ognuno potrebbe poi dire la sua sulle pensioni “d’oro” o “d’argento”,
su quanto potrebbe essere giusto tagliare le prime o le seconde e dire in che
modo ottenere un’equa diversificazione degli assegni.
Eh si perché se
durante l’attività lavorativa si convive con stipendi molto diversi fra loro
sarebbe poi difficile da spiegare se alla fine le pensioni dovessero risultare
tutte uguali e livellate verso il basso.
Proprio per ragionare
su un dato di partenza oggettivo e condiviso, ecco di seguito i dati sulle
pensioni lorde mensili forniti dall’INPS e pubblicati dal Sole24Ore il 28 agosto
scorso.
Dalla tabella risulta
che solo 550 persone hanno una pensione lorda di oltre 20.000 euro al mese, con
un’incidenza complessiva di 186 milioni di euro su un totale annuo di 270
miliardi e mezzo, 246 dei quali impiegati per pagare pensioni lorde fino a
3.850 euro al mese a 16 milioni186 mila pensionati su un totale di 16 milioni
533 mila.
E così alla fine può essere
anche utile scoprire che i 34 miliardi citati all’inizio non servivano per
pagare pensioni da 90.000 euro al mese a 30.000 persone, come letto sui social networks dopo il duello
Capezzone-Fassina in casa Porro a VirusRai2,
ma servono invece per pagare pensioni comprese fra i 3.850 e i 20.000 euro lordi
al mese a un totale di 347.000 persone.
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