di Achille Nobiloni
Meno di un mese fa, il 15 settembre, il petrolio stava 40 dollari al
barile; la Goldman Sachs disse che sarebbe potuto scendere a 20 dollari e
infatti, in meno di un mese, è risalito sopra i 50 dollari!
Questa
mattina sale dell'1% e i titoli azionari legati al petrolio salgono del
2% (come se il valore di un'azienda che investe miliardi di euro in
programmi pluriennali potesse essere influenzato dalle oscillazioni
giornaliere di una commodity volubile come il greggio). Fra questi in
grande spolvero, ieri, oggi e tutta l'ultima settimana, Tenaris dopo che
l'altro ieri il Credit Suisse ne aveva abbassato il rating.
Insomma
tutto da ridere e non a caso i piccoli investitori privati sono definiti
il parco buoi.
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