martedì 8 novembre 2016

LA VERA STORIA DELL'ATTUALE GOVERNO E DI TUTTI I MALI ITALIANI

di Achille Nobiloni

C'era una volta il governo Berlusconi. Però le cose in Italia, tra spread, manovre fiscali, lettere dall'Europa vere o false, ecc. non andavano proprio benissimo. 
Berlusconi fu sostituito con Monti (presidente tecnico fatto senatore a vita pochi giorni prima: una furbata? Forse si e forse anche senza forse) e subito si gridò allo scandalo: "colpo di Stato!", "trama ordita da Napolitano per volere delle banche e dei poteri forti", "presidente del Consiglio non eletto dal popolo" e via dicendo.
Si arrivò così alle elezioni del 2013. Candidato PD il mitico Bersani, il quale vinse le elezioni alla grande e fu incaricato dal presidente della Repubblica di formare il nuovo governo ma, tra giaguari da smacchiare, bambole da pettinare, tacchini sul tetto e altre amenità di questo tipo, non riuscì a combinare un cacchio e dovette rimettere il mandato nelle mani del presidente Napolitano.
 

A quel punto che fare? C'è addirittura chi sostiene che si sarebbe dovuto tornare al voto a distanza di soli due mesi, perchè così il presidente del Consiglio sarebbe stato eletto dal popolo, ... come se avessimo soldi e tempo da buttare per votare due o più volte l'anno finchè maggioranze e minoranze interne e maggioranze e minoranze delle minoranze interne non fossero arrivate, per approssimazioni successive, a mettersi d'accordo sul candidato ... "eletto dal popolo" (mica dalle correnti e correntine di partito ... nooo, "dal popolo"!!).
E invece quel golpista di Napolitano che ti fa? Da l'incarico a Letta Jr. Altro "colpo di Stato", altra "ingerenza delle banche e dei poteri forti" ... oltre che del bobbo, l'uomo nero e quelli della pubblicità (gli stessi che hanno ucciso l'Uomo Ragno). 
Nel frattempo in quel di Firenze c'è un giovanetto (chissà, forse sfuggito alla furia di Erode) che cresce, diventa grandicello e, sempre con la complicità del golpista Napolitano, ruba la campanella a Letta Jr. e diventa presidente del Consiglio!
Dopo di allora tutto quello che in Italia da quarant'anni a questa parte funziona male o non funziona proprio  è colpa del giovane Renzi, che per questo viene chiamato: "ebetino", "bomba", "pinocchio", "cazzaro" e via dicendo.
 

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