venerdì 2 dicembre 2016

COME LA REVISIONE COSTITUZIONALE PUO' FRENARE L'ATTIVITA' DELLE LOBBY

di Achille Nobiloni

In Italia sono in tanti ad avercela con le "lobby" e i "poteri forti", ai quali viene frequentemente attribuita anche la paternità della revisione costituzionale che saremo chiamati a votare domenica prossima con il referendum confermativo.
Quasi nessuno sembra però essersi reso conto che proprio questa revisione, con l'abolizione del ping pong fra Camera e Senato, da un duro colpo all'attività che le lobby esercitano sui singoli parlamentari.
Lo strumento più elementare attraverso cui esse svolgono la propria attività è infatti l'emendamento. L'emendamento è quella modifica che ogni singolo parlamentare può proporre a un testo di legge in discussione alla Camera o al Senato.


Molto spesso l'emendamento è suggerito a una formazione politica, ma anche a un singolo parlamentare o a un gruppo ristretto di parlamentari accomunati da uno stesso interesse (area geografica di provenienza, area professionale di appartenenza, ecc.), dai lobbysti di professione o di mestiere, i primi più titolati a farlo i secondi meno.
Quand'è che l'emendamento buttato là più o meno di nascosto riesce a ottenere il suo scopo non sempre trasparente o opportuno?
Nei passaggi frettolosi tra una camera e l'altra, quando il tempo stringe e il disegno di legge deve essere approvato entro una certa scadenza e l'emendamento approvato ad esempio dal Senato e in discussione alla Camera non può essere modificato e rimandato al Senato perché significherebbe rimandarci tutto il disegno di legge che non potrebbe quindi essere approvato in tempo.
Quand'è che questo fenomeno si manifesta di più in tutta la sua stortura? Nell'approvazione dei disegni di legge di conversione dei decreti legge, per i quali ci sono solo sessanta giorni di tempo, pena la decadenza del decreto. 
Ebbene è proprio nella approvazione dei disegni di legge e nella conversione in legge dei Decreti Legge che lobby e lobbysti riescono a dare il meglio di sè, facendo inserire a ogni passaggio da una camera all'altra ogni tipo di emendamento clientelare: deroghe, proroghe, eccezioni, agevolazioni, sanatorie, ecc. anche su materie che con il decreto legge c'entrano nulla.
In questo modo nessuno si accorge di niente: viene approvata una legge sulla coltivazione del pomodoro e dentro magari c'è una sanatoria per chissà quale tipo di abuso, con buona pace di tutti ... i quali, come al solito, vivranno felici e contenti.
Votando "SI" e con la revisione costituzionale tutto questo non accadrà più!
Però la cosa importante, che ripetono spesso quelli che dicono: "Non vi fate fregare", è la difesa della dizione "ordinamento comunitario" anziché "ordinamento dell'Unione Europea" ... nonostante la denominazione sia passata da "Comunità europea" a "Unione Europea" e "ordinamento unitario" non significhi nulla!
Insomma invece di guardare le cose sostanziali (un colpo all'attività materiale delle lobby) danno importanza alle modifiche lessicali senza alcuna rilevanza pratica e poi ci dicono: "Sveglia! Non fatevi fregare!".

giovedì 1 dicembre 2016

MA NON CI STAREMO PRENDENDO TUTTI IN GIRO?

di Achille Nobiloni

In tutta questa spiacevole vicenda del referendum i più forti, o tra i più forti, sono quelli che dicono: "Sveglia! Non vi fate fregare!" ... che poi sono quelli che non si accorgono che in questo modo stanno dando degli stupidi agli altri, ma al tempo stesso loro sono sempre pronti a dire che gi altri insultano e sono arroganti, e non si accorgono nemmeno del fatto che anche loro - forse - potrebbero starsi facendo fregare da chi racconta loro le peggio balle alle quali in molti abboccano senza verificare o almeno riflettere un attimo ... ma tutto questo è un altro discorso!
Quello che mi incuriosisce di più sarebbe sapere quanti di coloro i quali hanno improvvisamente scoperto il valore e lo spirito della Costituzione, che forse in vita loro non avevano mai neanche sfogliato prima, e con la Costituzione hanno scoperto anche i padri costituenti (in quanti sanno con certezza quanti erano e ne saprebbero fare almeno una decina di nomi? Io no!), insomma quanti di coloro i quali oggi si manifestano pronti a difendere la Costituzione quale base unica, fondamentale e insostituibile della nostra democrazia, vivere civile e benessere, quando poi vanno al ristorante chiedono la ricevuta fiscale? Quanti di questi ferventi difensori della Carta Costituzionale più bella del mondo modificando la quale cadremmo nella corruzione e nella barbarie, quando chiamano un artigiano chiedono la fattura? Quanti di loro esigono gli scontrini fiscali e avendo qualche conoscenza si rifiutano di chiedere un favore o una raccomandazione?!


Insomma non sarà che con questa esasperata difesa della Costituzione dei nostri Padri ci stiamo prendendo tutti in giro? Ma ci sentiamo davvero minacciati se da domani l'Ordinamento Comunitario della vecchia Comunità europea cambia nome in Ordinamento dell'Unione Europea? O saremmo stati più sicuri chiamandolo Ordinamento Unitario ... visto che la Comunità Europea non c'è più e si è trasformata in Unione Europea?
Davvero è un male che sia interrotta quella pratica di usare i passaggi dei disegni di legge da una camera all'altra per infilarci dentro ogni volta un emendamento o una nuova norma clientelare nascosta tra le pieghe dimodoché all'ultima lettura, quasi per stanchezza, nessuno se ne accorge più e viene approvata?
Davvero è un problema se sopravvivono le province autonome di Trento e Bolzano? E' un problema anche se le modalità di elezione dei senatori fra i vari consiglieri regionali saranno regolate con una successiva legge attuativa, come se la Costituzione vigente non fosse stata attuata in molti anni e con molte leggi succesive?
E quando con la vittoria del NO saranno stati sventati tutti questi pericoli mortali per la nostra Costituzione e saranno stati rimandati a casa gli impostori Renzi e Boschi, potremo continuare tranquillamente tutti come prima a dedicarci ai giaguari e le bambole di Bersani, alla barca e all'olio di D'Alema, alle amiche e al divorzio di Berlusconi.
Allora, finalmente, molti di quei nuovi patrioti che avranno difeso e salvato uno per uno gli articoli della Costituzione come gli alpini le cime dolomitiche durante la grande guerra potranno certamente dedicarsi alla lotta all'evasione fiscale e alla corruzione e far sì che tutti, e specialmente gli imbroglioni che sostenevano il SI, richiedano finalmente scontrini e ricevute fiscali e rifiutino favori e raccomandazioni.
Ma questo naturalmente sarà compito facile e veloce da assolvere di fronte all'epica battaglia referendaria per la difesa della Costituzione repubblicana.